Futurismo e scrittura anarchica. Corsivi, grassetti, maiuscole, inchiostri colorati. Una rivoluzione tipografica!

[Online]

La rivoluzione tipografica futurista inizia nel 1912 quando Filippo Tommaso Marinetti compone le prime “parole in libertà”. La scrittura diventa grafica, orchestra colori, rumori e suoni. Combina i materiali delle lingue e dei dialetti. Le formule aritmetiche e geometriche. Le parole vecchie, deformate, nuove…

La scrittura futurista obbliga a entrare negli obiettivi del narratore, a guardare e a visualizzare, più che a leggere, il testo.

Riuscite ad immaginare quale sfida hanno dovuto affrontare compositori e stampatori di fronte a un’assoluta disarmonia tipografica?

Nel nostro incontro conosceremo gli esiti di questa rivoluzione, che è stata oggetto di un’interessante tesi di Laurea Magistrale in Design della Comunicazione di Michele La Rosa con relatore il professor Mario Piazza del Politecnico di Milano. Entrambi saranno infatti nostri ospiti insieme a Luigi Lanfossi e Sandro Berra.

Partecipano:

  • Luigi Lanfossi vice presidente del Museo della Stampa e Stampa d’arte “Andrea Schiavi” di Lodi
  • Sandro Berra, coordinatore Tipoteca Italiana. Type and Printing Museum
  • Mario Piazza, docente alla Scuola del Design, Politecnico di Milano
  • Michele La Rosa, graphic designer, specializzato in Branding ed Editoria

L’incontro si svolgerà online. Per ottenere il link Zoom per partecipare è necessario registrarsi tramite MeetUp

oppure tramite Eventbrite: